Tavola rotonda: i nonni scendono in campo
Tavola Rotonda con la Dott.ssa Simona Baronessa Psicologa. Una interessante iniziativa a sostegno del rapporto tra nonni e nipoti e non solo. […]
Psicologa Dott.ssa Simona Baronessa
Tavola Rotonda con la Dott.ssa Simona Baronessa Psicologa. Una interessante iniziativa a sostegno del rapporto tra nonni e nipoti e non solo. […]
La fine di una relazione amorosa è un evento molto difficile da affrontare, che può portare a un’ampia gamma di emozioni negative, come tristezza, rabbia, disperazione, senso di colpa e solitudine. È importante ricordare che queste emozioni sono normali e che ci vuole tempo per elaborarle e superarle.
Pensa al tuo benessere… la chiave di volta è nella mente.
Prendersi cura di sé stessi è un’azione essenziale per la nostra salute fisica e mentale. Quando ci prendiamo cura di noi stessi, stiamo investendo nel nostro benessere e nella nostra felicità. Questo, a sua volta, ci permette di essere migliori come partner, amici, figli e genitori.
Prendersi cura di sé stessi significa prendersi cura del proprio corpo, della propria mente e delle proprie emozioni. Significa mangiare cibi sani, fare esercizio fisico regolarmente, dormire a sufficienza, gestire lo stress e dedicare del tempo alle attività che ci rendono felici.
Il primo colloquio con lo psicologo è un momento importante, in quanto rappresenta un primo passo verso un percorso di cambiamento. Durante questo primo incontro, il terapeuta e il paziente hanno la possibilità di conoscersi e di capire se possono lavorare insieme.
Lo scopo principale del primo colloquio è quello di aiutare il paziente a identificare le sue difficoltà e a circoscrivere le aree problematiche che lo hanno portato a chiedere aiuto.
Il terapeuta, da parte sua, ha il compito di fornire al paziente un senso di accoglienza, preparazione e fiducia, in modo da creare un clima di sicurezza e di rispetto reciproco.
Il principio della rana bollita è una metafora che descrive la tendenza delle persone ad adattarsi a situazioni negative che si verificano gradualmente, fino a quando non sono più in grado di reagire. La metafora si basa su un esperimento immaginario in cui una rana viene messa in una pentola di acqua tiepida che viene poi riscaldata gradualmente. La rana, non avvertendo il cambiamento di temperatura, non si accorge di essere in pericolo e alla fine viene bollita viva.
I sintomi della tristezza da cambio di stagione possono essere simili a quelli della depressione, tra cui: Tristezza e malinconia; Perdita di interesse per le attività che si amano; Stanchezza e fatica; Difficoltà a concentrarsi; Irritabilità, ansia e nervosismo; Problemi di sonno; Cambio d’umore repentino; Questi sono alcuni dei campanelli d’allarme di un organismo che non riesce a fornire prestazioni brillanti.
Si parla spesso di stress da lavoro correlato, ma esaminiamo esattamente cosa è o meglio quale è la definizione che riporta l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro): “una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro”.
Trascorri una giornata dedicata al benessere nella natura e nella bellezza del Parco dell’Appia Antica. Alle ore 10.30 e alle ore […]
Molto spesso siamo portati ad avere compassione verso gli altri ed essere invece molto critici e severi verso noi stessi. Compassione (dal lat. […]